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    Il Decreto Legislativo 104/2020 stabilisce che la maggioranza dei condomini presenti all’assemblea ( e che rappresentano almeno un terzo dei condomini) può decidere la cessione di tutto il credito di imposta del 110%. Questo è vantaggioso soprattutto per banche e imprese perchè semplifica la gestione del finanziamento e l’acquisto del credito.

    Questa norma, però, priva altri condòmini di operare individualmente la detrazione quinquennale della quota relativa alla propria spesa.

    Gli amministratori si trovano così a dover sciogliere il nodo relativo al diritto, da parte di ciascun condòmino, di ricorrere al ” […] diritto assoluto di disporre dei propri crediti fiscali che, ricordiamolo, sono comunque individuali e mai condominiali. Con il risultato di mandare a monte tutta l’operazione del 110 per cento.”

    Così la commissione di Bilancio ha modificato la norma specificando che  “[…] se un’assemblea decide di accollare le spese ai soli condòmini che vogliono cedere il credito d’imposta (o ad alcuni di essi), gli altri verranno privati della base sui cui pretendere la detrazione, perché, non avendo spese da pagare, non hanno nulla da detrarre.”

    Fonte Quotidiano Condominio del Sole 24 Ore