Klima102: la forte richiesta di “domotica”

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I “pro” del Superbonus sono ormai evidenti a tutti: oltre ad aver generato 766 milioni di investimenti creando nuovi posti di lavoro, il Superbonus ha finora raccolto circa 37 mila richieste e il 59% di queste arriva dai condomini.

La prospettiva è quella di vivere in un ambiente, sia interno che esterno, pulito e salutare, diminuire gli inutili sprechi di energia, risparmiare in bolletta, rendere ogni edificio un collaboratore attivo al progetto di sostenibilità ambientale.

Moltissime richieste riguardano l’installazione di tecnologie per il miglioramento del comfort abitativo. Klima102 fa parte di queste tecnologie e rappresenta un prodotto di alta qualità nell’ambito della domotica, soprattutto per 3 motivi principali (che interessano sia i tecnici che i condomini):

  • Se sei un tecnico, dai valore all’immobile su cui stai lavorando e, dimostrata l’efficacia garantita del sistema, creerai una cerchia sempre più grande di clienti soddisfatti, fidelizzandoli.
  • Se sei un condòmino, investi in un sistema che non solo ti farà risparmiare molti soldi nei costi di installazione e nelle bollette, ma che non dovrai più cambiare o sostituire.
  • La Direttiva Europea 2018/2002 stabilisce che dal 2027 tutti i sistemi di contabilizzazione dei consumi dovranno essere obbligatoriamente leggibili da remoto.
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Analizzando i “contro” ci accorgiamo che i principali sono:

  1. L’estensione della proroga è troppo breve.
  2. L’eccessiva burocrazia rallenta l’inizio dei lavori
  3. Difficoltà di comprensione della normativa

Se è vero che il Superbonus rappresenta un’occasione imperdibile per la creazione di un nuovo panorama immobiliare, speriamo che non resti sempre così, difficile da interpretare e da attuare. Per questo motivo, come scrive il Sole 24 Ore in un articolo redatto il 4 aprile 2021, i general contractor suggeriscono le seguenti soluzioni:

[…] la proroga […] dovrebbe essere resa strutturale con aliquote “modulari” e crescenti in base alle dimensioni dell’immobile e delle unità abitative; la predisposizione di un testo unico che raccolga, riordini e semplifichi le misure fin qui varate; la semplificazione delle procedure per l’avvio dei lavori e la cessione del credito alle banche; infine, una maggiore chiarezza interpretativa.”

Fonte Quotidiano Condominio de Il Sole 24 Ore